Alfred Brendel

Nato a Wiesenberg, Moravia (nell'attuale Repubblica Ceca ), il 5 gennaio 1931, Alfred Brendel proviene da un ambiente molto diversificato - sia artisticamente che personalmente - La sua famiglia ha radici austriache, tedesche, italiane e slave. All'età di tre anni, si trasferì con la famiglia in Jugoslavia e lì ascoltò le prime registrazioni al fonografo, che poi suonava per gli ospiti nell'hotel di suo padre (a volte persino cantava!).

Ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di sei anni ed ha continuato a studiare il piano, la composizione e la direzione a Zagabria (Jugolsavia), e Graz (Austria). Mentre continuava gli studi pianistici, facendo il suo debutto nel 1948, Brendel perseguiva attivamente i suoi altri interessi, compresa la pittura, la composizione e la letteratura. Ai tempi di questo primo recital (un affare piuttosto serio intitolato "La fuga nella letteratura per pianoforte" con brani di Bach, Brahms, Liszt e una doppia fuga di sua invenzione), una galleria a Graz stava mostrando una mostra individuale dei suoi acquerelli.

Dei suoi inizii musicali ha dichiarato modestamente: "non provengo da una famiglia di musicisti o intellettuali. ... non sono stato un bambino prodigio. Non ho una memoria fotografica; non suono più velocemente di altri. Non sono un buon lettore a prima vista. Ho bisogno di un sonno di otto ore. Non annullo i concerti per principio, se non soltanto quando sono realmente ammalato. La letteratura - lettura e scrittura - così come guardare l'arte ha occupato molto il mio tempo. Quando e come avrei imparato tutti quei brani che ho suonato, oltre ad essere un marito e un padre non meno perfetti, non so prorpio spiegarlo."

Sebbene le sue formali lezioni di pianoforte si conclusero quando aveva sedici anni, Brendel studiò con Paul Baumgartner e successivamente partecipò alle masterclasses date da Eduard Steuermann ed Edwin Fischer. Assistendo ai concerti a Vienna ed ascoltando le registrazioni dei più importanti musicisti del tempo, Brendel potè completare le sue esplorazioni e meditazioni pianistiche con le intuizioni di grandi maestri quali Alfred Cortot, Wilhelm Kempff ed Artur Schnabel; inoltre espresse ammirazione per la direzione archestrale di Wilhelm Furtwängler, Arturo Toscanini e Bruno Walter.

Dopo aver vinto un premio nel concorso Busoni (Bolzano) del 1949, Brendel intraprese una carriera internazionale. I suoi recitals ed apparizioni con le orchestre principali del mondo lo fecero diventare un ospite regolare a Londra, Parigi, New York, Vienna, Berlino, Monaco di Baviera ed Amsterdam ed ai festivals europei ed americani principali. Malgrado le molte richieste di sue registrazione e concerti, ha tenuto master classes a Vienna, fra gli anni 1960 e 1970. Fra i molti titoli professionali ed accademici, ha vinto, spesso in più di un'occasione, il Grand Prix of the Liszt Society, il Prix Mondial du Disque, l'Edison Award, il Grand Prix des Disquaires, il Grand Prix de l'Académie Charles Cros, il Deutscher Schallplattenpreis, il Wiener Flötenuhr, il Japanese Record Academy Award, e il Gramophone Award, così come altri premi in Belgio e in Italia; possiede i gradi onorari delle università di Oxford e di Yale e di KBE onorario nel 1989.

Oltre alla sua esperta padronanza di Beethoven, il repertorio di Brendel varia da Bach a Schönberg. Ha assunto un ruolo prominente nell'affermazione delle sonate per pianoforte di Schubert e del Concerto per pianoforte e orchestra di Schönberg nel repertorio da concerto, così come ha riacceso l'interesse nelle composizioni di Liszt. Ha suonato le opere della maturità di Schubert in Europa, nell'Unione Sovietica, negli Stati Uniti e nel Giappone nel 1987/88.

Alfred Brendel risiede con la moglie, Irene, a Londra, dal 1971. Oltre all'attività concertistica e alle registrazioni, scrive spesso pensieri sulla musica; tuttavia ammonisce che "sono sempre cosciente del fatto che la sensibilità deve rimanere l'Alfa e l'Omega del musicista".




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