Josef Hofmann

(Podgórze, 20 gennaio 1876 – Los Angeles, 16 febbraio 1957)

Hofmann fu un fenomenale bambino prodigio. Iniziò a dare concerti pubblici all'età di sei anni. A dieci, era così pesantemente impegnato che la Società per la Prevenzione delle crudeltà verso i Bambini dovette intervenire. Fra i suoi insegnanti ci furono Moritz Moszkowski (1854-1925) e, da quando aveva 16 anni, Anton Rubinstein (1830-1894), uno dei pianisti di più riveriti del XIX secolo. Fu il primo musicista della storia ad effettuare registrazioni, producendo un numero di incisioni per Thomas Edison già dal marzo 1888.
La leggenda dice che Hofmann, appena dodicenne, fece queste incisioni stando seduto sulle ginocchia di Edison, ma secondo un articolo del giornale IPQ magazine, una recente ricerca ha dimostrato che questo non era vero.

Sebbene avesse iniziato prima di chiunque altro, realizzò soltanto un piccolo numero di incisioni commerciali. La maggior parte delle quali furono pubblicate da VAI Audio e Marston nell'Edizione "Complete Hofmann".

Oltre al suo talento musicale Hofmann possedeva anche molta creatività scientifica e contribuì notevolmente allo sviluppo del fonografo. Brevettò anche il tergicristallo.

Realizzò un numero relativamente piccolo di incisioni commerciali tra il 1903 ed il 1923, inserite nella collana della Philips "Grandi Pianisti del XX Secolo".
Nonostante i loro difetti acustici, queste prime incisioni sono importanti, perché rivelano la straordinaria tecnica di Hofmann. Le sue dita erano semplicemente impavide. Lui non scendeva mai a compromessi, anche nei passaggi più difficili.
La maggior parte di queste incisioni in studio danno l'impressione che la cosa più importante per Hofmann fosse l'aspetto tecnico di un pezzo, non il suo contenuto musicale. In ogni modo, quando ascoltiamo incisioni acustiche, dobbiamo tenere presente alcune considerazioni. L'industria dell'incisione era agli albori. I pianisti spesso dovevano suonare un pezzo molto velocemente, in modo tale da poterlo inserire su un lato di un disco da 78giri. Non solo, dovevano fare attenzione anche ad altri problemi tecnici. Leopold Godowsky scrisse nel suo libro "Grandi pianisti" edito dalla Philips :"La mano sinistra doveva essere veloce quanto la destra; quando le mani erano vicine l'una a l'altra, il pedale doveva essere usato pochissimo, o per nulla. Era una prova terribile.... Come si poteva pensare all'emozione!".

Il pianismo di Hofmann mantiene un controllo supremo della sonorità, perfezione nel tocco e un mirabile fraseggio. Il suo stile porta ciò che di meglio il pianismo moderno si sforza di perseguire: accuratezza testuale, precisione ritmica, ed un alto livello di dominio tecnico che pochi artisti hanno realizzato. Più che le incisioni fatte in studio, la registrazione dal vivo dell'esecuzione della Quarta Ballata di Chopin rivela la vera grandezza della sua arte, rievocando lo stile di Anton Rubinstein e dando l'impressione che la musica fosse evocata dalla forza della natura. Rachmaninov considerò Hofmann come suo uguale, se non superiore. A lui dedicò il suo terzo Concerto che, stranamente, egli non eseguì mai in pubblico.

Hofmann aveva un repertorio enciclopedico, solamente una parte fu registrato e, sebbene fosse adorato come il più grande pianista del suo tempo, forse non lasciò le sue migliori interpretazioni su disco.          





http://www.naxos.com/person/Josef_Hofmann_3657/3657.htm